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Conferenza Stampa

IL SILENZIO DELLA “RUZZO RETI S.p.A” NEI CONFRONTI - DELLA COLLETTIVITA’ TERAMANA 

Il Decreto Legge 66/2014, convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha introdotto significative novità riguardanti i debiti delle pubbliche amministrazioni e i relativi tempi di pagamento.

In particolare gli artt. 27 sul monitoraggio dei debiti delle pubbliche amministrazioni e 37 sulla cessione dei crediti certificati.

Alla luce delle novità normative l’API TERAMO e l’ANIEM TERAMO, Collegio Costruttori Edili ed Affini della provincia di Teramo, hanno chiesto alla RUZZO S.p.A. (vedi allegato) come lo stesso ente avesse dato seguito al provvedimento di cui all’art. 27, considerata l’importanza che riveste per tutti i creditori, per l’intera collettività Teramana e per il Ruzzo stesso ottenendo quest’ultimo una lunga dilazione nella restituzione dei propri debiti con la Cassa Depositi e Prestiti, ma ad oggi non abbiamo avuto nessun cenno di riscontro, perché questo silenzio?

Ancora più grave è la mancata registrazione dell’ente presso la PCC (Piattaforma Certificazione Crediti), certificazione che consentirebbe alle imprese di poter cedere il proprio credito alle banche. E’ operativo, infatti, quanto previsto dall’art. 37 del DL 66/2014, la GARANZIA dello STATO sui crediti di parte corrente certi liquidi ed esigibili vantati da imprese e professionisti verso le PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI; tale disposizione prevede lo smobilizzo dei crediti attraverso la loro cessione pro soluto ad una banca o ad altro intermediario finanziario.

Grazie alla garanzia statale, il sistema bancario ha la certezza di vedere soddisfatte le ragioni di credito acquisite; in pratica il rischio di insoluto è pressoché nullo perché le banche hanno la possibilità di cedere i crediti alla Cassa Depositi e Prestiti.

La mancata registrazione del Ruzzo e quindi la mancata certificazione del credito costringe le imprese a dover ricorrere alla nomina di un commissario ad acta, così come previsto dalla normativa, rallentando di fatto l’intero iter in un momento storico in cui è vietato perder tempo.

Perché disattendere queste opportunità?

Anche sui crediti non di parte corrente contabilizzati come spese in conto capitale e purtroppo non cedibili con la garanzia dello stato, le nostre Associazioni si stanno attivando con gli istituti di credito per poter gestire queste partite.

Se esistono gli strumenti, è un dovere di tutte le Pubbliche Amministrazioni, Ruzzo compresa, attivarsi per non perdere certe opportunità, soprattutto se queste producono ricadute positive per le imprese, per i lavoratori e quindi per l’intera società.

Clicca sul logo per vedere l'intervista del Presidente dell' Api Teramo Ing. Alfonso Marcozzi  

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Ultimo aggiornamento 28 luglio 2014