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Conferenza stampa: “IL SILENZIO DELLA RUZZO RETI SPA NEI CONFRONTI DELLA COLLETTIVITÀ TERAMANA” II PARTE

Si è tenuta stamattina, venerdi 1 agosto 2014, la Conferenza Stampa "IL SILENZIO DELLA RUZZO RETI SPA NEI CONFRONTI DELLA COLLETTIVITÀ TERAMANA” - II PARTE:  

Dopo la nostra comunicazione dell'8 luglio 2014, dopo il nostro sollecito del 24 luglio 2014, il 28 luglio 2014 la RUZZO RETI SPA, nella persona del Presidente Amministratore Delegato dott. Antonio Forlini, ci ha risposto. Il 30 luglio 2014 abbiamo dovuto nuovamente intervenire in risposta alla nota di RUZZO RETI SPA.

Sulla predetta risposta abbiamo di nuovo tempestivamente dovuto intervenire perchè abbiamo avuto la sensazione, a dire il vero più che una sensazione, che il Presidente Amministratore Delegato dott. Forlini si stesse arrampicando di nuovo sugli specchi anziché procedere con immediatezza ad accreditarsi considerati i tempi ristrettissimi per poterlo fare e provvedere in tal modo agli interessi della collettività, a noi particolarmente a cuore, ed evitare che operatori economici attenti richiedessero la nomina di un commissario vista l'inerzia dell’Ente.

Questa occasione è funzionale anche a chiarire qualche idea alle organizzazioni sindacali dei lavoratori che, anziché mostrare di capire di quale azione eravamo promotori, ripetiamo nell'interesse dell'intera comunità teramana, hanno pensato bene che nuovamente si stava assistendo “a questa specie di -gioco al massacro- che ha come unico risultato quello di minare ulteriormente la credibilità della Società, rendendo ancora più difficile il percorso di risanamento avviato”.

In una economia in crisi, rivedere il ruolo del sindacato è una necessità; la contrattazione nel settore pubblico riscontra comportamenti lontani anni luce dalle logiche di mercato e di efficienza ed invece ispirati a modalità a forte rilievo politico consociativo. Si tende a concertare, in pratica, con il forte politico o burocrate di turno per sollecitare, scambiando interessi atipici, il patrocinio di determinate posizioni.

Domanda: siete disponibili al cambiamento?

 

    

 

 

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